Falli Soffrire

Indicazioni e controindicazioni per l'universo stronza.
Tempio del eros, della seduzione e del sesso fetish e bondage. Il blog ed i suoi autori non sono responsabili degli effetti collaterali sui minorenni, pertanto La invitiamo a leggere responsabilmente.

sabato 27 settembre 2008

Emicranie? Fate poco sesso

Anche il sesso fa male. A quanto pare l’emicrania non è solo la scusa nazionalpopolare per evitare i rapporti intimi. Il mal di testa lo farebbe venire sul serio. Insieme o in alternativa a geni, sonno e obesità secondo la Società Italiana per lo Studio delle Cefalee (SISC). Modalità e rimedi saranno discussi martedì prossimo a Milano nel ventiduesimo congresso nazionale sull’emicrania. Se in generale sono le donne ad esserne più colpite, navigando la rete si scopre che le vittime dell’intimità sono in maggioranza uomini. Non bastava l’ansia da prestazione. La paranoia da erezione. Ci va o non ci va? Ci resterà abbastanza? Oltre alle turbe psichiche, allo stress e alla frustrazione, ahinoi il sesso li farebbe anche star male. La domanda a questo punto è: prima, durante o dopo il rapporto? Gli esperti dicono che in un menage particolarmente acrobatico, quello che gioca il ruolo più attivo è il maschio. Che per la fatica potrebbe essere colpito da cefalea post coito. A noi, invece, il mal di testa viene prima. Al pensiero di quello che ci aspetta. Il solito annaspamento inconcludente. Una performance mediamente scadente da sopportare una tantum ma non di più. Ma perché dopo l’euforia iniziale, la carica erotica dei maschi si ammoscia come un fiorellino avvizzito? I primi mesi sono da urlo: fantasia e passione. Quando sentono di averti conquistata, si adagiano. E addio fuochi d’artificio. L’alcova si raffredda e loro si infilano le pantofole. Ma ormai sei coinvolta sentimentalmente e te lo tieni.Cattiveria a parte, se quelli che consumano si stressano, se anche l’orgasmo ha le sue controindicazioni, chi va sempre in bianco cosa fa? Se il sesso è dannoso, figuriamoci l’astinenza. La ritenzione di ormoni, testosterone e voglie non è allettante. Una donna che non lo fa da un pezzo, si riconosce da lontano. Dalla camminata incazzata, dall’eccesso di zelo nel lavoro (che diventa l’unica valvola di sfogo) e dall’ostilità verso le altre esponenti del gentil sesso. Se le mangerebbe con uno sguardo. È l’invidia, il dubbio che loro passino notti bollenti. Un classico è sentirle spettegolare con nonchalance sul perché la collega racchia abbia sempre un gran figo accanto. Come fa uno così a stare con una così? A conti fatti, è meglio star male per averlo fatto, che avvelenare la vita agli altri perché il sesso è un ricordo così lontano che abbiamo la sensazione di essere ritornati… vergini. Il segreto forse sta nella moderazione. Né troppo né troppo poco. Potremmo stabilire un minimo e un massimo di volte la settimana. Consultare un esperto e chiedergli qual è la dosa giusta per vivere in pace e salute. Scrivere i turni sul calendario (giorni pari o dispari?) e se il partner rifiuta la tabella di marcia, spiegategli che è per il suo bene. Che il sesso è come il cibo: va consumato regolarmente, ma senza abbuffarsi.

via imgpress.it

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