Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
Ti odio e ti amo. Forse ti chiedi, come possa fare ciò.
Non lo so, ma sento che é così e mi struggo.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
Ti odio e ti amo. Forse ti chiedi, come possa fare ciò.
Non lo so, ma sento che é così e mi struggo.
Questi sono forse i versi più famosi di Catullo. Sono dedicati alla sua amata Lesbia, alias Clodia. Storia tormentata tra loro. Lei era una donna colta, elegante ma... sposata. Una stronza. L'ha ridotto a pezzettini. Un'antesignana per quei tempi. A lui non potè rimaner altro che rassegnarsi ai suoi capricci. D'altronde Catullo era di animo sensibile, un poeta. Cosa poteva farci? Niente. A lui piaceva.Così va il mondo.
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