Falli Soffrire

Indicazioni e controindicazioni per l'universo stronza.
Tempio del eros, della seduzione e del sesso fetish e bondage. Il blog ed i suoi autori non sono responsabili degli effetti collaterali sui minorenni, pertanto La invitiamo a leggere responsabilmente.

giovedì 6 novembre 2008

Sex signals: come interpretare i messaggi


La seduzione ha origini ancestrali. Lui e lei. Si incontrano, si guardano, si piacciono. Scatta la scintilla. Nasce improvvisa un’attrazione, una curiosità, una corrente di energia erotica senza bisogno di parole. Non tutti sanno, però, comunicare con la medesima scioltezza e non sempre sanno cogliere i messaggi che vengono loro inviati. Ma imparare a esprimere la propria sensualità è possibile...

Spesso, quando si arriva al momento delle presentazioni, lei e lui hanno già comunicato tra loro. Senza quasi sapere perché, è nato qualcosa: un’attrazione, una curiosità, un contatto. Anche durante le prime fasi del corteggiamento, non è il linguaggio verbale a fare da padrone, ma quello, sottile e inequivocabile, del corpo. È un codice, composto da una serie di segni, di segnali sessuali: atteggiamenti, movimenti, posture, sguardi... L’insieme di questi gesti dà origine a una “danza seduttiva”, che ci rende più visibili e attraenti, comunica la nostra disponibilità, risveglia l’interesse dell’altra persona.

Non tutti però sanno parlare questo linguaggio con la medesima scioltezza. E non tutti sanno cogliere i messaggi a loro inviati. “Le persone più cerebrali vivono di pensiero, corteggiano attraverso la conversazione. Per loro, questo codice è un mistero.” spiega Francesco Padrini, terapeuta bioenergetico a Milano e autore di numerosi libri sul linguag- gio non verbale: “Altre persone sono invece più a contatto con il corpo, la sua espressività, le sue energie: a loro può capitare di conquistare il cuore (e i sensi) di un potenziale partner senza neppure scambiare una parola”. Ogni tipo di conquista ha il suo valore. Ma forse, le persone più cerebrali invidiano un po’ la capacità di chi sa usare il corpo per inviare un messaggio di passione a uno sconosciuto affascinante… “Qualcosa si può imparare”, avverte Padrini. “Ma non serve mettere in atto i segnali sessuali a mente fredda: risulterebbero falsi. La soluzione è conoscere i segnali più comuni e concederseli quando li si sente emergere spontaneamente, quando si è rilassati e aperti, con la voglia di giocare alla scoperta dell’altro”. Vediamo allora, con l’aiuto dell’esperto, quali sono i segnali sessuali per lui e per lei.

Gli atteggiamenti di lei
Molte donne emettono istintivamente sex signals, quando notano un uomo attraente. Qualcuna, però, li usa con più disinvoltura. Fondamentali sono misura e ritmo: l’esagerazione non è attraente. Meglio alternare segnali di interesse e altri di lieve ritrosia.
In piedi. Lei raddrizza la schiena, la inarca leggermente (facendo sporgere il sedere), mette in evidenza il petto. Spesso una gamba è leggermente piegata, il modo che il bacino sia un po’ obliquo.
Da seduta. Schiena diritta, seno in evidenza. Alcune donne amano accavallare le gambe da una parte e poi dall’altra (come nella famosa scena del film Basic Instinct...). L’intreccio comunque non è rigido e stretto, ma morbido. Spesso, una mano accarezza le calze velate. Talvolta lei gioca con la caviglia, sollevando un po’ verso l’alto la punta del piede (mima in modo inconsapevole il movimento che le viene naturale subito prima dell’orgasmo).
Il sorriso. Può essere appena accennato e misterioso, oppure timido, o ancora aperto e gioioso. Alcune donne fanno balenare tra i denti la punta della lingua (è un’arte, meglio provare davanti allo specchio se non si è esperte, per evitare gli eccessi). Altre passano la lingua sulle labbra, o le mordono appena (con un movimento sensuale, ben diverso dal mordicchiamento dovuto al nervosismo). Altre volte le labbra si sporgono in avanti, come se volessero baciare.
Gli occhi. Sono vivi, lucenti. Lo sguardo si fissa in quello di lui e indugia una frazione di secondo (non di più, altrimenti ha un effetto troppo invasivo). Poi viene distolto, in seguito magari torna. Ognuna ha il suo stile: c’è chi lo fa con un filo di allegra sfrontatezza, chi con malizia, chi con timidezza.
I capelli. Lei li tocca con sensualità, li accarezza, li sistema, li scuote (con moderazione). Attenzione però: attorcigliare una ciocca intorno a un dito, se fatto nervosamente, tradisce ansia più che erotismo.
Il viso. Può comunicare interesse oppure, per strategia, una distrazione svagata. Niente espressioni crucciate o annoiate. Spesso la testa è inclinata da un lato: lo sguardo risulta più seduttivo.
Le mani. Permettono gli “autocontatti”, che sono come suggerimenti al potenziale partner, gli fanno desiderare di essere lui ad accarezzare. Le dita sfiorano dolcemente il viso, si posano sulle labbra, o nella zona vicino agli occhi, o salgono a ravviare i capelli, a scostare una ciocca. Oppure accarezzano il corpo, lo lisciano. Gesticolano morbidamente, senza scatti. Spesso accarezzano un oggetto: le dita seguono delicatamente i contorni della bottiglia o del bicchiere appoggiati sul tavolo. Oppure osano sfiorare lui, quasi per caso (magari allungando una mano nello stesso momento per prendere un bicchiere), o con un gesto di cura (togliergli un bruscolino invisibile dalla giacca).
Il movimento. È importante. La postura del corpo varia spesso, con naturalezza. Lei può protendersi verso di lui, ridurre la distanza per creare intimità, poi magari indietreggiare di nuovo un po’, per creare un effetto alternato molto seducente.
La camminata. È un’arte. Il bacino ondeggia. Un movimento che non deve essere mai troppo forzato o esagerato, pena la volgarità. Ma se attuato con grazia, ha un effetto irresistibile.

Gli atteggiamenti di lui
l repertorio maschile è più misurato di quello femminile, ha meno fronzoli, si gioca sul magnetismo della presenza, sull’intensità di sguardi e gesti. Pensate al tango: il bravo ballerino non fa acrobazie, si muove con sicurezza, per permettere a lei di concentrarsi sui virtuosismi.
In piedi. Raddrizza la schiena, apre le spalle, mette in mostra i pettorali. La postura è solida, ben piantata per terra, non ci sono ondeggiamenti. A volte lui si appoggia (per esempio alla sua moto, alla macchina, al bancone di un bar) e da lì, fermo, manda segnali con gli occhi e nello stesso tempo si offre agli sguardi di lei.
Da seduto. La schiena è diritta, le spalle aperte, le braccia appoggiate al tavolo o ai braccioli. Le gambe sono allargate con naturalezza, oppure una caviglia è appoggiata sul ginocchio dell’altra gamba.
Lo sguardo. Ciascuno ha il proprio stile. Molti socchiudono gli occhi, utilizzano uno sguardo un po’ da predatore. A volte le occhiate sono più lunghe e penetranti di quelle di lei (sta a lui il ruolo del cacciatore): però senza esagerare, per non essere importuno. Altri preferiscono uno sguardo aperto, scanzonato, allegro, da bambino.
Le mani. Sono spesso in evidenza, non nervosamente nascoste. Hanno gesti calmi, morbidi, misurati. A volte aggiustano la cravatta (attenzione a non tradire nervosismo). Spesso una mano è appoggiata alla cintura: lui non lo sa, ma sta richiamando l’attenzione sulla zona del bacino. Quando il dialogo è iniziato, le mani di lui sfiorano casualmente la donna, sul braccio o sulla spalla. In seguito lui può osare qualcosa di più: il contatto è intenzionale, le prende una mano, le stringe leggermente l’avambraccio, le tocca la spalla.
Il movimento. Essenziale che sia sicuro, elastico. Lui tenta di avvicinarsi, riduce la distanza, si protende verso di lei, magari per sussurrarle qualcosa all’orecchio. A volte può sfiorarla come per caso…
I muscoli. Se sono tonici, lui li mette in mostra appena l’occasione lo consente. Magari con il movimento: sulla spiaggia, giocherà a pallavolo con gli amici o si esibirà in tuffi e nuotate. All’imbrunire, anche se fa un po’ freddo lui magari metterà i pantaloni, e resterà ancora un po’ a torso nudo a farsi ammirare...
da Psicologies

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