Falli Soffrire

Indicazioni e controindicazioni per l'universo stronza.
Tempio del eros, della seduzione e del sesso fetish e bondage. Il blog ed i suoi autori non sono responsabili degli effetti collaterali sui minorenni, pertanto La invitiamo a leggere responsabilmente.

lunedì 9 febbraio 2009

Racconto Fetish: Lavare i Piedi a mia Cugina


Lavare i piedi a mia cugina

Avevo 13-14 anni e quell'estate di quell'anno, non la dimenticherò mai.Io sono figlio unico, cosi i miei quell'anno per farmi compagnia invitarono anche mia cugina Giulia qualche anno più grande di me,a trascorrere le vacanze con noi.Era di pomeriggio, verso le 4 io ero nella cameretta per la solita pennichella pomeridiana.Faceva un caldo pazzesco, per cui non riuscivo nemmeno a prendere sonno.Cosi senza accorgermene lo sguardo mi cadde sui zoccoli di mia cugina riposti sotto al letto.Rimasi per alcuni minuti a contemplarli, pensavo che bel modellino di zoccoli.Li trovavo affascinanti, era la prima volta che mi succedeva questo.Cosi mi sfiorò il pensiero di andarli ad annusare.Rimasi stupito, dall'odore che emettevano.Era un puzza di piedi, però invece che farmi schifo,era piacevole. Ad un tratto sento rumore, cosi mi andai a sdraiarmi sul letto.Era mia cugina che entra dalla porta e si sdraia anche essa sul letto. Mi fa:"dormi?"Io:" no, fa troppo caldo non riesco" Lei:" A chi lo dici, sono rientrata apposta perchè fuori a quest'ora proprio non si può stare". Si sfila le scarpette da tennis. I letti erano disposti a "L" , per cui avevo praticamente i suoi piedini sudati attaccati a me(era scalza),ma non avevo nemmeno il coraggio di guardarglieli, però sentivo che avevano un'odore un'pò forte.Alla fine presi coraggio e decisi di dirgli almeno che se li poteva lavare! "Giuly hai i piedi che puzzano,non senti?" Lei un po' si sorprese, e mi rispose:"Veramente?" e gli risposi ancora " si" e lei "Ma ti danno fastidio?"e io dissi: " no"allora lei ridendo disse "Ma guarda un'pò questo"poi allungo il suo piede e mi disse"Annusa!" io mi tirai indietro, ma lei continuò ad insistere e alla fine cedetti e glieli annusai, e mi disse in tono ironico "Buoni vero?" e io sorrisi.Però in quell' momento avrei voluto leccarglieli, e gli ridissi:" Giuly te li lavi?" e li arrivo la risposta fatidica:"Lavameli te" feci finta di niente però lei disse" Ehi ma hai sentito? Io non ho voglia quindi o me li pulisci tu oppure restano cosi". In quel momento mi sentivo vicino vicino, ha quello che avrei voluto da tempo, cioè lo schiavo leccapiedi di mia cugina! Quindi cedetti e risposi" Va bene andiamo in bagno". Si alzo dal letto, infilò i suoi zoccoletti e insieme ci avviammo in bagno.Si fermò d'avanti al bidé.Cosi mi fece segno che dovevo fare tutto da me. Caricai il bidé dell’acqua necessaria e procedetti a lavarli uno per volta.Alzo il primo piede le sfilai lo zoccolo e lo immerse nell'acqua, e io li che lo lavavo glielo accarezzai per bene, e nel frattempo mi divento durissimo.Pensavo ah.... se invece di lavarlo con l'acqua avrei potuto farlo con la lingua. Mentre lo pensavo, forse c'è stata una specie di telepatia, infatti mi lesse nel pensiero e mi disse: "Perchè l'altro non me lo pulisci con la tua lingua?". Io lì mi sentivo schiavo del tutto, lei mi guardava e non aspettava altro che glieli leccasi e dopo mi disse" e allora?"Io allora presi coraggio e sfilando l'alto piede dallo zoccolo, me lo porto sul viso.No n vi dico che odore, tantè che feci la faccia schifata.Ma lei mi lancia un sorriso dicendo dai, non fanno mica schifo, sono solo due giorni che non me li lavo.Rideva e gli piaceva l'idea di avere uno schiavetto ai suoi piedi."Dai i piedi della padrona sono sudati e puzzano, ma il suo schiavo deve pulirli degnamente!"Era incredibile: io umiliato dalla mia cuginetta e stavo addirittura leccandoli! Me li spalmò sulla faccia, sul naso, intorno alla bocca insomma mi dominava. E fu cosi che finalmente riuscii a leccare con tutta calma i piedi a mia cugina.Dopo quell' episodio non ne seguirono purtroppo altri.Cosi dovetti consolarmi a leccare solamente le sue calzature,e ogni volta che appoggiavo il naso sui suoi zoccoletti, mi riportarono alla mente quella volta che fece di me l'uomo più felice del mondo realizzando il mio più grosso desiderio.Aspettavo che uscisse per il lavoro nel primo pomeriggiomi impossessavo dei sui zoccoli bianchi col tacco alto,e la suola in cuoio (sudatissime, e che profumo inebriante di sudore di piedi misto a suo delizioso profumo), mi chiudevo in bagno e passavo momenti indimenticabili...

Venendo poi in qualche paio di sandali o magari di stivali che trovavo rovistando nella scarpeiera in bagno: chissa' se se n'e' mai accorta.. Da allora diventai un feticista incallito.

Il mio sogno più ricorrente era che mia cugina, mi facesse giocare con i suoi deliziosi piedini abbronzati con un arrapante smalto rosso.Sognavo di fare l' amore con lei ma sopratutto di leccarle ancora una volta i suoi meravigliosi piedi.

Sognavo di leccarle la clito mentre era accovacciata con addosso solo i suoi stivali beige.

Poi con la mia testa tra le sue coscie decidevo di leccare i suoi stivali.La punta, ora il tacco, lei insisteva voleva che io sbavavo, le abbassavo la cerniera dello stivale con lalingua,e cominciavo a leccargli i piedi, sudati e profumati di cuoio caldo, e afrodisiaco.Tutte le volte che facevo questo sogno mi svegliavo la mattina e mi ritrovavo tutto bagnato.


tratto dal Gruppo

2 commenti:

  1. ho trovato un paio di errori :) 1 la passione per i piedi, asserisce il narratore, nasce nel momento in cui vede gli zoccoli, invece più avanti dice che essere schiavo di sua cugina è una fantasia che covava da tempo.
    2 la cugina sebbene sia più grande viene chiamata lo stesso cuginetta.


    basta così, il fede,
    il Rompicoglioni

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  2. Più che errori le chiamerei incongruenze, ma può succedere se chi narra non é di professione uno scrittore. Mi fa piacere che tu abbia letto il brano molto attentamente.

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