Falli Soffrire

Indicazioni e controindicazioni per l'universo stronza.
Tempio del eros, della seduzione e del sesso fetish e bondage. Il blog ed i suoi autori non sono responsabili degli effetti collaterali sui minorenni, pertanto La invitiamo a leggere responsabilmente.

venerdì 13 marzo 2009

Racconto Fetish: trampling indimenticabile


Ero fuori sede e girando per le vie cittadine mi sono soffermato su una vetrina di un negozio, un po’ decentrato, di articoli etnici. C’erano un paio di stivali con tacco a spillo di 6 cm in metallo, pelle scamosciata morbida, strass ai lati e punta accentuata. Sono entrato senza esitare e li ho presi, sicurissimo che sarebbero piaciuti tantissimo all’amica con la quale avevamo già iniziato un rapporto particolare e la quale, un po’ alla volta, imparava sempre più cosa volesse dire avere un uomo sotto i suoi piedi. Ricordo che la prima volta l’ho pregata dolcemente e lo fece a piedi nudi con me sdraiato su un letto. Col tempo ha convinto se stessa di questa pratica senza più ingerenza da parte mia; mi era bastato dagli l’input e poi l’ho lasciata libera di gestire o meno l’intero processo di apprendimento. Dai piedi nudi siamo passati alle calzature e lei stessa, ormai, provava piacere nel farlo, coi suoi tempi e le sue modalità; casomai qualche indicazione personale di incoraggiamento su dove e come poggiare le scarpe sul mio addome.
Tornai in città con questo regalo sotto braccio e venne la sera in cui l’ho consegnato guardandola negli occhi. Ho letto una gran voglia di aprire quella confezione e la felicità splendida di una donna alla quale fai un dono… scusate il mio romanticismo un po’ retrò ma le donne sono straordinarie per cui non posso esimermi nel lodarle e mostrare nel migliore dei modi come gli si può voler bene (non è certamente il regalo l’unico modo).
Scartò la confezione regalo ed ebbe tanto stupore davanti a quel paio di stivali… avevo azzeccato l’articolo perfetto per i suoi gusti e i miei. Tralasciando le carinerie che seguirono immediatamente dopo decise, ad un certo punto, di provarli e mi chiese molte volte come gli stessero. Io impazzivo già all’idea di fare lo zerbino ancora una volta ma sono rimasto lucido con la ragione per poter fare i miei apprezzamenti e aspettare la sua volontà di quegli istanti. Fece una sorta di sfilata per la casa e non finiva più di rallegrarsi dicendo che gli stavano benissimo e li trovava di un modello che non aveva mai visto prima (c’era anche una decorazione in rilievo nella parte superiore del tacco che li impreziosiva).
Quando di colpo si fermò e guardandomi per qualche istante negli occhi mi disse: dai, stenditi.
Non ho parole capaci di esprimere la mia emozione e il mio stato d’animo; anche adesso che vi scrivo provo una grandissima emozione che mi eccita e non è facile domarla. Sarà anche per questo che evito di leggere le storie che spesso vengono pubblicate… mi sconvolgono lo stato di agitazione ormonale.

Mi stesi tra il letto e l’armadio e lei ha iniziato lentamente ad avvicinarsi verso di me. Con delicatezza pose il piede destro sul mio addome è con una leggera spinta mi ritrovai 50 Kg dolcissimi che affondavano soprattutto nella parte bassa dell’addome con i tacchi freddi di metallo.
Nelle tante “sedute” fatte in precedenza ha sempre fatto in modo di pesare più sulla suola, lasciando affondare il tacco lentamente e abituandosi un po’ alla volta a lasciarsi andare. In questa occasione invece avanzai la richiesta che si lasciasse andare con libertà assoluta, senza che mi guardasse in viso, con posizione eretta e lasciando che appoggiasse i talloni tranquillamente secondo i dettami della gravità e dell’equilibrio naturale, ovunque si sentisse di mettere il dolce piede. Dopo qualche minuto di esitazione sentii, sulla mia pelle, che si era lasciata andare e la guardavo dal basso, nella penombra, calpestarmi come se avesse dell’uva sotto i piedi, come se guardasse l’orizzonte. Aveva trasferito tutto il suo peso sui tacchi e alzava anche le punte per farmi sentire tutto il piacere possibile.
Io ero una tempesta di emozioni e piacere che non riesco a descrivervi, mentre lei continuava senza sosta e non volevo dargli lo stop perché desideravo superare anche i miei limiti. Mi stava calpestando come avrei sempre desiderato da qualche minuto mentre la sua apparente indifferenza mi eccitava all’inverosimile… volevo essere uno scalino, uno zerbino, un mattone, una lastra di marmo, un pezzo di asfalto, tutto quello che poteva passarmi per la mente, qualcosa che fosse insignificante e non degno di attenzione sotto quel dolce e sensuale peso che attraverso i tacchi operava un’azione distruttiva.
L’azione durò diversi minuti incessantemente ed io sentii l’agitazione salire fino all’espulsione di liquido spermatico. Avevo raggiunto l’orgasmo con questa forma di stimolazione senza che fossero stati toccati i miei genitali. Ancora per un minuto continuo a fare su e giù per il mio addome quando la pregai di scendere perché mi ero “bagnato”. Devo dire anche che ha sempre rispettato il mio petto, salendoci con calzature meno articolate.
Lei scese dall’addome e aspettò che gli dicesse qualcosa… mi alzai e mi recai alla toilette. Al mio ritorno guardammo tutti i segni che aveva lasciato sulla mia pelle e devo dire che non avevo ancora visto tanta devastazione. Comunque aspettai qualche minuto, continuammo ancora con quegli stivali e ci sedemmo un po’ a parlare di tutt’altro; non disse nulla dell’accaduto ed io non riuscivo ancora a tornare sereno. Questo suo silenzio mi faceva impazzire tutte le volte che praticavamo il trampling… ma non fu mai d’accordo a praticare il facesitting. Non ho mai fatto pressioni per questo o per altre cose a lei non gradite. Rimane la mia più entusiasmante amica, almeno per questa pratica. Ho un gran numero di amiche e sono poche quelle a cui posso parlare liberamente… rispetto tantissimo la sensibilità di tutte. Prima di ogni cosa viene l’Amicizia e la fiducia reciproca fra due persone… amo la vita e il prossimo.
Pochi giorni fa iniziò a fare i suoi giri per negozi e d’un tratto mi mando un mms con la foto dei suoi nuovi stivali estivi. Io non ho esitato a fare le mie considerazioni e credo che anche questi passeranno per il mio addome...
www.gabbia.it

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