Falli Soffrire

Indicazioni e controindicazioni per l'universo stronza.
Tempio del eros, della seduzione e del sesso fetish e bondage. Il blog ed i suoi autori non sono responsabili degli effetti collaterali sui minorenni, pertanto La invitiamo a leggere responsabilmente.

mercoledì 11 marzo 2009

Racconto BDSM: pony play e schiavetto


La mia padrona mi applica il morso e colloca una sella sulla mia schiena… non le importa se io in realtà sono un essere umano, mi fa mettere a quattro zampe e si accomoda sulla mia schiena, infilando i suoi deliziosi piedi nelle staffe. Sento il suo peso su di me e inizio ad eccitarmi, ma non ho il tempo di pensare… i suoi bellissimi piedi subito mi spronano, e capisco che mi ordina di partire… arriva una dolorosa frustata e così inizio a trottare, ma lei subito pretende che io corra più in fretta e inizia a frustarmi ripetutamente… comincio a correre sul serio, i miei muscoli sono al massimo sforzo e la schiena inizia a darmi dei dolori, sudo sempre di più… ma la mia padrona nel frattempo è seduta comodamente sulla mia schiena, a bordo del suo schiavo che la trasporterà ovunque voglia sino a che le sue forze non si saranno esaurite del tutto… un’altra frustata: "Più veloce!"… al galoppo raggiungo un sentiero sterrato, le mie mani e le mie ginocchia iniziano a sanguinare mentre sono sempre più esausto… e la mia padrona, comoda sulla mia schiena, non muove un muscolo. Lascia che sia il suo schiavo a sgobbare per lei, e si gode il vento fresco e la cavalcata… "Più veloce!"… E’ la prima volta che la mia nuova padrona mi mette alla prova, e così mi obbliga ad una cavalcata di alcune ore… ad un certo punto, stremato, inciampo e cado al suolo… la mia padrona, senza scendere dalla mia schiena, mi ordina di alzarmi e inizia a frustarmi incessantemente, non più sul sedere ma sulle spalle e sulla nuca, senza smettere sino a quando io, per disperazione, con la schiena sanguinante per le frustate, riesco a rialzarmi a quattro zampe (nonostante lei sia ancora sulla mia schiena) e riparto. Dopo questa prova, la mia padrona si convince che io possa godere dell’onore di essere il suo schiavo per sempre. Da quel giorno, continua a cavalcarmi quando ne ha voglia (è l’utilizzo che preferisce di me, e anche quello che io preferisco), ma mi usa anche come poggiapiedi, sedia, sgabello o tappeto. Ciascuna di queste funzioni può richiedere che io resti immobile con il suo peso su di me anche per ore, ma non le importa… la mia vita ha un senso soltanto in quanto possa servire alla sua comodità e al suo piacere… La mia padrona ha molta fantasia, e inventa sempre nuovi compiti per il suo schiavo… talvolta mi utilizza come cavallo da tiro, accomodandosi assieme ad un paio di sue amiche su una specie di risciò, altre volte vuole che io lecchi e baci i suoi piedi sino a consumarmi la lingua… se ne ha voglia mi schiaffeggia, mi frusta e mi riempie di calci, anche senza motivo, e ogni volta che ciò accade io torno sempre a strisciare ai suoi piedi per baciarli, anche se ciò può significare ricevere un nuovo calcio… La mia padrona, poi, oltre che per le sue amate cavalcate all’aria aperta, usa montarmi anche per spostarsi senza fatica in casa (sono io che debbo sgobbare per lei…), ad esempio per salire le scale… poi naturalmente io debbo occuparmi di tutte le faccende, lavare i pavimenti ecc., e se la mia padrona trova una pur piccola imprecisione nell’esecuzione dei miei compiti mi punisce facendomi stendere per terra a pancia in su, e calpestandomi senza pietà con le sue scarpe nere, lucide e con i tacchi! Soltanto la mia grande dedizione, a volte, riesce a farmi meritare il più ambito dei premi: la possibilità di utilizzare la mia lingua per il suo piacere sessuale"....

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