Gli italiani a letto sono 'rinunciatari', per uno su due, il sesso 'va naturalmente in pensione' a 60 anni ed è 'fisiologico' dirgli addio perché è 'nell'ordine delle cose' che dopo i 60 l'uomo abbia problemi di erezione. Niente di più falso per il presidente della società italiana di urologia (Siu) Vincenzo Mirone, secondo il quale avere rapporti sessuali due volte a settimana dopo i 50 anni sembra aiutare nella prevenzione del cancro alla prostata. Il sesso non solo fa bene per lo stato psicofisico della persona: "L'eiaculazione - spiega Mirone in occasione del congresso della Siu che si apre oggi a Roma - aiuta a eliminare il ristagno nel plasma seminale di sostanze pro-infiammatorie che hanno un ruolo nel favorire l'insorgenza del tumore". Il risultato dell'indagine 'L'urologia fa strada', conclusa oggi a Roma e che, grazie a due camper itineranti, ha raggiunto ben 16 mila persone in tutta Italia, spiega ancora Mirone, mostra come il 60% degli italiani è consapevole che una regolare attività sessuale faccia bene alla prostata. Il concetto di andropausa è ormai superato da dieci anni, continua l'urologo dell'Università Federico II di Napoli, ciò nondimeno resta una concezione radicata. Secondo Giuseppe Vespasiani, direttore della Clinica di Urologia dell'Università Tor Vergata di Roma, c'è ancora tanta disinformazione, che trapela anche dai comportamenti giovanili. Molti giovani, conclude l'urologo, usano in modo inappropriato farmaci contro la disfunzione erettile, ritenendoli un 'aiutino' per migliorare le proprie 'prestazioni.
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